Il racconto del VI° Revival Circuito del Pozzo

Il VI° Revival Circuito del Pozzo di domenica 3 settembre inizia di buon mattino a Pozzo di S. Giovanni Lupatoto (Verona) con un bel sole caldo ma benevolo che accoglie la quarantina di equipaggi partecipanti presso il Bar Taioli, organizzatore dell’evento con il patrocinio del Comune di San Giovanni Lupatoto, in collaborazione con la ODV Cittadino Sicuro che cura il sereno svolgersi della manifestazione e agli sponsor che sostengono appassionatamente l’iniziativa.

In poco tempo l’ampio piazzale si riempie di rombanti meraviglie del passato, provenienti anche dalle vicine città, che sono pregne di interesse e significato storico. Come la bresciana MG A del 1957, protagonista di un cameo nel film “Ferrari” ambientato a Brescia durante l’ultima tragica 1000 Miglia del ’57, in questi giorni al cinema. Oppure la fedele riproduzione della Croma blindata 2.0 ie turbo “Quarto Savona 15” che purtroppo accompagnò Falcone nel suo ultimo viaggio.

Dopo la consegna dei pass/gadget e una energica colazione ammirando l’esposizione di cimeli relativi al Circuito del Pozzo, gli equipaggi sono pronti per immergersi nella giornata con un breve briefing sulle due prove di abilità che andranno a svolgersi la mattina e il pomeriggio nella centrale piazza del mercato della vicina San Giovanni Lupatoto. Tali prove a solo scopo dimostrativo attraggono il pubblico che accorre numeroso, molti i bambini che guardano incuriositi.

Tutto è pronto, i centauri a bordo di Vespa e moto scortano i primi equipaggi verso il centro cittadino i quali, dopo aver sostenuto la prova di abilità attraverso pressostati, fanno ritorno a Pozzo per lasciare il posto al gruppo successivo.

La mattina scorre veloce nello scandirsi delle prove e giunge l’ora dell’aperitivo, sacro in Veneto, con prodotti del territorio e della vicina Lessinia, gustando i vini del veronese.

E poi via, come ai tempi di Nuvolari e Ferrari, per la parata storica lungo i dodici km del Circuito del Pozzo. Purtroppo non più strade impolverate e campi a perdita d’occhio ma rotonde e centri commerciali…ma si sa, questa è la modernità! Alcune tracce restano però nella memoria del Revival, il lungo e -un tempo- velocissimo rettilineo scorre sotto le ruote dei bolidi che arrivano a Verona, alla Curva Bordino, intitolata nel 1928 al campione torinese scomparso durante le prove sul Circuito di Alessandria venti giorni dopo aver partecipato al Circuito del Pozzo. Questa curva parabolica, le cui tracce sono ancora visibili, fu progettata appositamente per il Gran Premio e contribuì a decretare il tracciato come più veloce per l’anno 1927 in Italia.

E poi di ritorno a San Giovanni Lupatoto lungo un altro semi rettilineo che arriva nel cuore del paese per poi svoltare ancora verso Pozzo e alla sua terza e ultima curva che immette nuovamente nel magnifico rettilineo di 5 km che porta verso Verona. Ma per gli arditi piloti la strada devia verso il ristorante che li accoglie per una pausa conviviale con alcune prelibatezze della cucina tipica veronese.

Dopo il lauto pranzo è tempo di riprendere la propria amata auto per riportarla sulla pista per la seconda prova che decreterà il vincitore del trofeo Silvio Taioli. Da questa sfida esce il verdetto che vede primeggiare Lafortezza su Austin Healey, secondo Piovani su MG A; Vecchi Giarola (terzo su Renault 5 Gt turbo); Milli (quarto su VW Maggiolino); Coghi (quinto su Porsche 911 SC)…e a seguire tutti gli altri partecipanti premiati dalle autorità cittadine, come il veterano del motorismo lupatotino Antonio Zuanazzi che con i suoi “90 anni e 5 mesi” ci ha ricordato che la passione non conosce età.

Giunge ormai la sera e arriva il momento del commiato ma è solo un arrivederci…al prossimo Revival Circuito del Pozzo!

Mauro Taioli

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